Questa collana intende proporsi come una piattaforma dialogica tra scienze umane che compartecipano l’obiettivo di preservare una profilo teorico esplicito nelle proprie fondamenta. L’esigenza teorica si riafferma sia come orizzonte di validazione e confronto tra pretese esplicative, sia come una democratizzazione del sapere, dato che di fronte a un metodo descrittivo esplicito è possibile confrontare proposte euristiche diverse, al di là della loro provenienza culturale e disciplinare. Si tratta allora di mettere in campo teorie resistenti in grado di rispondere alla complessità e variabilità dell’ambiente con cui si confrontano. “Teorie resistenti” vuol dire anche questo: saperi che non abbiano una scadenza già scritta, che non siano legati a mode congiunturali, ma che si propongano come capaci di durare nel tempo. Inoltre, la collana vuole farsi carico dell’esigenza di punti divista integratori sulle conoscenze, secondo quella prospettiva transdisciplinare che è stata sostenuta da Edgar Morin; si tratta, infatti, di offrire delle analisi che sappiano corrispondere a una prospettiva realmente “ecosistemica”, nonché teorie pronte a veder messo sotto tensione il proprio modello descrittivo da parte di oggetti ricalcitranti, andando così a mappare i punti d’articolazione con altri approcci in grado di risolvere o ridefinire le proprie cecità locali.

Teorie resistenti. Collana di studi trans-disciplinari, 2008.

Teorie resistenti. Collana di studi trans-disciplinari

Basso, Pierluigi
2008-01-01

Abstract

Questa collana intende proporsi come una piattaforma dialogica tra scienze umane che compartecipano l’obiettivo di preservare una profilo teorico esplicito nelle proprie fondamenta. L’esigenza teorica si riafferma sia come orizzonte di validazione e confronto tra pretese esplicative, sia come una democratizzazione del sapere, dato che di fronte a un metodo descrittivo esplicito è possibile confrontare proposte euristiche diverse, al di là della loro provenienza culturale e disciplinare. Si tratta allora di mettere in campo teorie resistenti in grado di rispondere alla complessità e variabilità dell’ambiente con cui si confrontano. “Teorie resistenti” vuol dire anche questo: saperi che non abbiano una scadenza già scritta, che non siano legati a mode congiunturali, ma che si propongano come capaci di durare nel tempo. Inoltre, la collana vuole farsi carico dell’esigenza di punti divista integratori sulle conoscenze, secondo quella prospettiva transdisciplinare che è stata sostenuta da Edgar Morin; si tratta, infatti, di offrire delle analisi che sappiano corrispondere a una prospettiva realmente “ecosistemica”, nonché teorie pronte a veder messo sotto tensione il proprio modello descrittivo da parte di oggetti ricalcitranti, andando così a mappare i punti d’articolazione con altri approcci in grado di risolvere o ridefinire le proprie cecità locali.
2008
Teorie resistenti. Collana di studi trans-disciplinari, 2008.
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