L’ipotesi di partenza di questa riflessione è che l’“ideologia linguistica” comprenda, oltre agli atteggiamenti e alle credenze di una comunità nei confronti della lingua, anche le rappresentazioni implicite o inconsapevoli che influenzano l’uso linguistico da parte dei parlanti. Il fenomeno considerato è la violenza verbale nel discorso politico: insulti, ingiurie, derisioni sono divenuti sempre più frequenti nel panorama italiano, usati pragmaticamente tanto come mezzi per accrescere la coesione e identità del gruppo di appartenenza, quanto per screditare gli avversari politici. In tale comportamento linguistico è possibile però ravvisare anche una ideologia implicita, che connette la violenza verbale nel discorso ad un atteggiamento cognitivo semplicistico e discriminatorio, che a sua volta viene confermato attraverso la pratica linguistica, in un rimando circolare.
Discorso politico e ideologie linguistiche, 2015.
Discorso politico e ideologie linguistiche
Antelmi, Donella
2015-01-01
Abstract
L’ipotesi di partenza di questa riflessione è che l’“ideologia linguistica” comprenda, oltre agli atteggiamenti e alle credenze di una comunità nei confronti della lingua, anche le rappresentazioni implicite o inconsapevoli che influenzano l’uso linguistico da parte dei parlanti. Il fenomeno considerato è la violenza verbale nel discorso politico: insulti, ingiurie, derisioni sono divenuti sempre più frequenti nel panorama italiano, usati pragmaticamente tanto come mezzi per accrescere la coesione e identità del gruppo di appartenenza, quanto per screditare gli avversari politici. In tale comportamento linguistico è possibile però ravvisare anche una ideologia implicita, che connette la violenza verbale nel discorso ad un atteggiamento cognitivo semplicistico e discriminatorio, che a sua volta viene confermato attraverso la pratica linguistica, in un rimando circolare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.