Il paper presenta i primi risultati di un progetto di ricerca e di formazione dal titolo InnoTal «Talenti per lʼinnovazione globale e la professionalizzazione» in relazione allo sviluppo delle competenze trasversali (leadership, imprenditorialità, gestione delle emozioni, public speaking ecc) di un gruppo di circa 80 dottorandi della Regione Lombardia. Il progetto nato dalla collaborazione con Fondazione Cariplo, Fondazione CRUI, Assolombarda, CINECA e una società Programma di Sabato 20 Settembre 2014 - Pagina 46 esperta in tecniche di biofeedback MindRoom ha avuto come obiettivo iniziale quello di mappare lo stato dell’arte rispetto alla formazione accademica sulle soft skill in relazione al passaggio da percorsi di Alta Formazione al mondo del lavoro, identificando le principali competenze trasversali maggiormente richieste da quest’ultimo e la possibilità di rafforzare alcune di queste, anche attraverso tecniche di biofeedback. Partendo dalle assunzioni di Boyatzis (1982) circa la competenza come comportamento determinante la prestazione individuale, misurabile e confrontabile attraverso valutazioni con indicatori numerici e secondo quanto segnalato da Kaneklin, Scaratti e Bruno (2006), la formazione universitaria a livello di percorsi di Dottorato dovrebbe essere funzionale a quella professionale al fine di facilitare l’interazione tra azienda e candidato (Bosio, 2004). Il progetto ha avuto la finalità di contribuire ad accrescere il grado di attrattività dei dottorandi di ricerca del territorio lombardo attraverso specifici percorsi formativi sulle competenze trasversali e di validare uno strumento di valutazione delle competenze trasversali riferite a tale specifico target. Dopo una prima fase di pre-test su un campione di 68 dottorandi del questionario “SSS- JS_20”, il progetto ha previsto un percorso di formazione delle soft skill strutturato a partire dai risultati emersi dalla somministrazione dello strumento a un gruppo di circa 600 dottorandi. Il progetto si è poi sviluppato prevedendo una seconda fase di studio con un’attività di laboratorio sulla gestione dello stress e delle capacità di gestione delle emozioni compiuta attraverso un disegno sperimentale che ha coinvolto un campione di 20 studenti di alta formazione (n=10 per il gruppo sperimentale provenienti dal gruppo di pre-test, e n=9 per il gruppo di controllo) per la valutazione del controllo dello stress psicofisiologico attraverso strumenti e indicatori neurofisiologici (Biofeedback, Stress Management Index, STAI-Y2, STAXI-II, SIAS, ERQ). I risultati al momento disponibili lasciano prevedere un riscontro positivo alle ipotesi di lavoro e quindi una possibilità al perfezionamento dello strumento di misurazione utilizzato, evidenziando come i profili dei dottorandi che evidenziano una maggiore abilità dichiarata in competenze di tipo “autocontrollo”, “capacità organizzativa” e “disponibilità emotiva” siano candidati ideali ad alti punteggi rispetto alle capacità di gestione dello stress e delle emozioni, tra le competenze trasversali maggiormente richieste dal mondo del lavoro e da progetti di imprenditorialità.

Competenze trasversali, imprenditorialità e professionalizzazione dei dottorandi di ricerca: un percorso sperimentale tra formazione sulle competenze trasversali e tecniche di biofeedback, 2014.

Competenze trasversali, imprenditorialità e professionalizzazione dei dottorandi di ricerca: un percorso sperimentale tra formazione sulle competenze trasversali e tecniche di biofeedback

Bustreo, Massimo;Russo, Vincenzo;Mauri, Maurizio
2014-01-01

Abstract

Il paper presenta i primi risultati di un progetto di ricerca e di formazione dal titolo InnoTal «Talenti per lʼinnovazione globale e la professionalizzazione» in relazione allo sviluppo delle competenze trasversali (leadership, imprenditorialità, gestione delle emozioni, public speaking ecc) di un gruppo di circa 80 dottorandi della Regione Lombardia. Il progetto nato dalla collaborazione con Fondazione Cariplo, Fondazione CRUI, Assolombarda, CINECA e una società Programma di Sabato 20 Settembre 2014 - Pagina 46 esperta in tecniche di biofeedback MindRoom ha avuto come obiettivo iniziale quello di mappare lo stato dell’arte rispetto alla formazione accademica sulle soft skill in relazione al passaggio da percorsi di Alta Formazione al mondo del lavoro, identificando le principali competenze trasversali maggiormente richieste da quest’ultimo e la possibilità di rafforzare alcune di queste, anche attraverso tecniche di biofeedback. Partendo dalle assunzioni di Boyatzis (1982) circa la competenza come comportamento determinante la prestazione individuale, misurabile e confrontabile attraverso valutazioni con indicatori numerici e secondo quanto segnalato da Kaneklin, Scaratti e Bruno (2006), la formazione universitaria a livello di percorsi di Dottorato dovrebbe essere funzionale a quella professionale al fine di facilitare l’interazione tra azienda e candidato (Bosio, 2004). Il progetto ha avuto la finalità di contribuire ad accrescere il grado di attrattività dei dottorandi di ricerca del territorio lombardo attraverso specifici percorsi formativi sulle competenze trasversali e di validare uno strumento di valutazione delle competenze trasversali riferite a tale specifico target. Dopo una prima fase di pre-test su un campione di 68 dottorandi del questionario “SSS- JS_20”, il progetto ha previsto un percorso di formazione delle soft skill strutturato a partire dai risultati emersi dalla somministrazione dello strumento a un gruppo di circa 600 dottorandi. Il progetto si è poi sviluppato prevedendo una seconda fase di studio con un’attività di laboratorio sulla gestione dello stress e delle capacità di gestione delle emozioni compiuta attraverso un disegno sperimentale che ha coinvolto un campione di 20 studenti di alta formazione (n=10 per il gruppo sperimentale provenienti dal gruppo di pre-test, e n=9 per il gruppo di controllo) per la valutazione del controllo dello stress psicofisiologico attraverso strumenti e indicatori neurofisiologici (Biofeedback, Stress Management Index, STAI-Y2, STAXI-II, SIAS, ERQ). I risultati al momento disponibili lasciano prevedere un riscontro positivo alle ipotesi di lavoro e quindi una possibilità al perfezionamento dello strumento di misurazione utilizzato, evidenziando come i profili dei dottorandi che evidenziano una maggiore abilità dichiarata in competenze di tipo “autocontrollo”, “capacità organizzativa” e “disponibilità emotiva” siano candidati ideali ad alti punteggi rispetto alle capacità di gestione dello stress e delle emozioni, tra le competenze trasversali maggiormente richieste dal mondo del lavoro e da progetti di imprenditorialità.
2014
Competenze trasversali, imprenditorialità e professionalizzazione dei dottorandi di ricerca: un percorso sperimentale tra formazione sulle competenze trasversali e tecniche di biofeedback, 2014.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10808/10725
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